Elisabetta Cesone

Community

TITOLO: Community
Attrice Doppiata: Ivette Brown
 

...dalla pagina bio-demo

E.- Perché se dico che faccio l’attrice, il più delle volte mi rispondono “Sì, ma per vivere cosa fai?”

G.- Già, perché si pensa che non ci si possa campare…

E.- Appunto! Viene considerato un hobby. Oppure, devi essere “famoso” e ti dicono “Sì, ma di cosa? Di televisione, cinema…” Allora, cerchi di correre ai ripari e dici, “Di doppiaggio, faccio la doppiatrice…” Così caschi dalla padella alla brace, perché dicono “Oh, che bello, e chi hai doppiato di famoso?” E tu devi dire “ma no, niente di che…a Milano facciamo solo televisione”…

G.- Già, perché il cinema, con gli attori famosi, si fa a Roma, giusto?

E.- Esatto! Stamattina per fortuna m’è andata bene, perché il postino, anche se giovane, conosceva Woody Woodpecker!

G.- Già, tu sei stata la sua voce…

E.- Sì, ma per favore non mi chiedere di farti la voce del Picchio adesso…perché questo è lo step successivo di solito!!

G.- Ma prima hai fatto anche molti altri personaggi “cult” dei cartoni…io ricordo la zia Polly in “Pollyanna”…

E.-….Meg in “Piccole Donne”…o meglio “Tutte per una, una per tutte”, la versione giapponese del famoso libro…

G.- E quanti anni avevi all’epoca?

E.- Beh, la zia Polly e Meg le ho fatte agli inizi degli anni ’80, quando avevo 24-25 anni ed ero arrivata da un anno o due a Milano. Picchiarello è venuto più tardi, una decina d’anni dopo all’incirca.

G.- Senti, ma torniamo un attimo indietro…Come sei arrivata a Milano e al doppiaggio? Tu ha parlato di una scuola di recitazione, non di doppiaggio…

E.- Infatti non ho fatto scuole di doppiaggio. Ho solo imparato a recitare. E prima di doppiare ho lavorato in Radio e in teatro. Poi un giorno, in Rai, una collega milanese mi sentì e disse: “Perché non vieni a Milano e non ti fai sentire al doppiaggio? Servono voci giovani giovani e tu sei brava…” Così chiesi di fare un’audizione al direttore artistico della Merak Film…Cip barcellini…altra figura importante per il mio lavoro.

G.- Perché ti fece lavorare subito…?

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